Il Grande Contagio
E’ la storia di una quotidianissima pandemia virale. Un virus che si presenta in due forme isomeriche, dette AB e BA; la prima uccide, ed è portatrice di BA; la seconda non uccide e rende immuni all’AB, di cui è tuttavia portatrice sana.
Il nostro primo dovere è la vita stessa, la sopravvivenza.
Per x che tende alla popolazione mondiale, i sopravvissuti sarebbero, su questi presupposti, il 50% di x. Ma gli uomini non sono tutti uguali: la classe dirigente e politica, in un momento di crisi, come quello del dimezzamento indiscriminato, va discriminata, per necessità. Peccato che l’umanità, come massa, non è intelligente, non sa sopravvivere, come ad esempio sanno fare bene gli insetti. E la percentuale alla fine sarà molto minore.
Quando si tratta di sopravvivenza la solidarietà umana va a farsi benedire.
Clive Brant, dapprima il “vacuo”, è, alla fine, forse, l’unico vero essere umano. E cosa lo contraddistingue dagli altri, se non il non schierarsi in nessuna delle due fazioni esistenti? Perché è così umano? Perché è singolo, non una massa. Le masse di umani non sono umane.
14 Agosto 2009 alle 22:03
non so mica se lo leggerei…
Poi mi viene l’ansia, sarà per questo che sto lavorando al mio secondo corto scemo!
Kisses
Azzurra